After I have been a long time waiting, finally Monday was the day of my first real cross-country flight. It was not a very difficult navigation: After the take off in Valdera, my airfield, I reached the sea, followed the coast to Marina di Cecina and I made a low pass over the local runway. Then, I continued the trip to San Vincenzo, always following the coast.
Down here you can see the route made marked in black, where I indicated in green circles the airfield of Cecina and that of San Vincenzo:
Here you can find an accelerated video of the flight. It is just six minutes long and it really deserves a quick glance:
The day started with a take off from runway 30 with 5 kts of headwinds. After levelling at 500ft AGL (150m from the ground), I turned heading 210, before entering Pisa CTR, going up to 1500 ft in order to overcome the hills. After them, the sight of the small lake of Santa Luce was really wonderful:
It is just a small stretch of water, but the view from the sky is wonderful, both for the overall vision of this "blue spot" in the bright green of Tuscany and for the birds that swim in the calm water, flying all together as the plane passes, almost like in a scene from a film.
After crossing the lake, it was already possible to see the sea on the horizon, which we reached after a few minutes. Once we passed Vada (with the recognizable Solvay's industry), we headed towards Cecina, while keeping ourselves at the east of the coast and listening on the frequency of Pisa Tower. We came across a medical helicopter, a ranger's one (they have a base right near Cecina's airfield) and another low-wing aircraft. The runway is easily recognizable by its length and its proximity to a go-kart circuit:
The field was momentarily closed in order to allow the grass cutting, so we passed at 300 ft MSL (i.e. over the sea level) over the runway and we left again heading to San Vincenzo. This time, we flew over the sea, about 300 m away from the coast, at an altitude of 500 ft. Ten minutes later, after passing Marina di Bibbona and some others small hamlets, we reached the airfield, that has the railway on the heading.
San Vincenzo's runway, in contrast to ours which is always well cared, seemed a bit unprepaired: tall grass, flowers, a few sprigs, dried plants and the soil slightly disjointed: the result was a little bumpy landing. After returning to the runway threshold we immediately took off for the return leg. Just when we were close again to Cecina, we were contacted on the radio by another pilot, friend of my instructor, asking us to land for a chat. Of course I caught the opportunity and now that the runway was reopened we landed and we talked for about half an hour.
After takeoff we continued to follow the coast to return to our airfield. The route followed was the same as the first leg and the return took about another twenty minutes.
At the end, I flew for an hour and twenty minutes. It has been a pretty tiring experience, but exciting as never before. To fly over the sea and to see from such a privileged position the wonderful game of shadows, lights and colors that are created with the reflections of the water and waves was an experience that, if possible, made me appreciate even more this passion that maybe, who knows, one day will become a job!
P.S. The photos of the lake and of Cecina and San Vincenzo as seen from the sky are not mine!!
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Dopo tanto tempo che aspettavo, finalmente lunedì è arrivato il giorno del mio primo vero cross-country. Non si è trattata di una navigazione particolarmente difficile: partito da Valdera, la mia aviosuperficie, ho raggiunto il mare, seguito la costa fino a Marina di Cecina, ho fatto un basso passaggio sulla pista locale e ho continuato il percorso fino a San Vincenzo, sempre seguendo la costa.
Sulla cartina potete vedere il percorso fatto segnato in nero, dove ho indicato nei cerchi verdi l'aviosuperficie di Cecina e quella di San Vincenzo. Il video invece è la versione accelerata delle riprese fatte durante il volo. Merita sicuramente i sei minuti necessari a guardarlo tutto :P
La giornata è iniziata decollando dalla pista 30, con appena 5 kts di vento in asse pista. Dopo essermi livellato a 500 ft AGL (cioè a 300m dal terreno) tenendo prua pista, prima di entrare nel CTR di Pisa ho virato per prua 210 e sono salito a 1500 ft per superare le colline. Superate queste, incantevole è stata la vista del laghetto di Santa Luce.
Si tratta di uno specchio d'acqua di dimensioni contenute ma la vista dall'alto è splendida, sia per la visione d'insieme di questa macchia blu nel verde brillante della toscana sia per gli uccelli che nuotano tranquilli nelle acque e che volano tutti insieme quando passa l'aereo, quasi come in una scena da film.
Superato il lago si vedeva già il mare all'orizzonte, che abbiamo raggiunto dopo qualche minuto. Superata Vada (con il riconoscibilissimo stabilimento della Solvay) ci siamo diretti verso Cecina tenendonci a est della costa e mantenendoci in ascolto sulla frequenza di Pisa Torre. Abbiamo incrociato un elicottero medico, uno della guardia forestale (che ha la base proprio vicino la pista di Cecina) e un altro velivolo ala bassa. La pista è facilmente riconoscibile per la sua lunghezza e per la vicinanza a un circuito di go-kart.
La pista era momentaneamente chiusa per permettere il taglio dell'erba, quindi siamo passati a 300 ft asse pista e siamo ripartiti alla volta di San Vincenzo. Questa volta ci siamo mantenuti sul mare a circa 300 metri di distanza dalla costa, livellati a 500 ft. Dopo una decina di minuti, dopo aver superato Marina di Bibbona e il paesino di San Vincenzo, abbiamo trovato il campo che presentava la ferrovia in testata.
La pista, al contrario della nostra che è sempre molto curata, era stata lasciata un po' a se stessa: erba alta, fiori, qualche rametto, piante secche e il terreno leggermente sconnesso: il risultato è stato un atterraggio un po' ruvido. Il tempo di ritornare all'inizio della pista e siamo subito ripartiti per il viaggio di ritorno. Proprio quando eravamo vicino di nuovo a Cecina ci ha contattato sulla radio un altro pilota amico del mio istruttore, chiedendoci di atterrare per fare due chiacchiere. Ovviamente ho colto la palla al balzo e ora che la pista era riaperta siamo atterrati e siamo rimasti a parlare per circa mezz'ora.
Dopo essere ripartiti abbiamo continuato a seguire la costa per ritornare alla nostra aviosuperficie Valdera. Il percorso seguito è stato lo stesso dell'andata e il ritorno ha richiesto circa altri venti minuti.
In tutto ho volato per un'ora e diciotto minuti. E' stata un'esperienza abbastanza stancante, ma eccitante come non mai. Volare sopra il mare e vedere da una posizione così privilegiata il meraviglioso gioco di ombre, luci e colori che si creano con i riflessi dell'acqua e delle onde è stata un'esperienza che, se possibile, mi ha fatto apprezzare ancora di più questa mia passione che magari, chissà, un giorno diventerà un mestiere!
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Thanks for sharing your opinion! I'm not English, I hope you will forgive me some grammar mistakes :)
Good landings!